sabato 2 agosto 2014

Le adozioni gay sono una violazione dei diritti umani

L'adozione gay è un errore
"Un essere umano nasce da due individui di sesso diverso... Per essere concepiti, ci vuole un ovulo e uno spermatozoo. Che ci piaccia o no, su questo pianeta la vita funziona così.... Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità. E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura. Non possono falsare con l'ambiguità delle parole «genitori» e «coniugi» le Leggi della Vita. Lo Stato non può consegnare un bambino, cioè una creatura indifesa e ignara, a genitori coi quali egli vivrà credendo che si nasce da due babbi o due mamme non da un babbo e una mamma. E a chi ricatta con la storia dei bambini senza cibo o senza casa (storia che oltretutto non regge in quanto la nostra società abbonda di coppie normali e pronte ad adottarli) rispondo: un bambino non è un cane o un gatto da nutrire e basta, alloggiare e basta. E' un essere umano, un cittadino, con diritti inalienabili. Ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con le smanie materne o paterne. E il primo di questi diritti è sapere come si nasce sul nostro pianeta, come funziona la Vita nella nostra specie. Cosa più che possibile con una madre senza marito. Del tutto impossibile con due «genitori» del medesimo sesso." 
Detto questo con le parole di Oriana Fallaci adesso vorrei solo che le persone ragionassero, e non fossero quel pozzo di ipocrisia che ogni giorno dimostrano. Ma so già che è inutile cercare di far ragionare le pietre.
L'adozione Gay è un errore soprattutto perché nel dibattito sulla sua giustizia si bada esclusivamente ai diritti di quella coppia che altrimenti, senza altri stratagemmi, non potrebbe avere figli. Non si pensa ai diritti del terzo e più importante soggetto dell'adozione: il bambino.
Quasi sempre l'adozione avviene in età tali da non consentire una scelta all'adottato, lui o lei potrebbe non desiderare una simile sorte, ma in virtù di vaneggiamenti e ricatti morali e sociali fatti dalle lobby gay questo deve avvenire a suo discapito.
Esiste, a mio avviso, un solo caso in cui l'adozione gay è lecita, quando avvenga nei confronti di una persona che ha compiuto il diciottesimo anno di età e sia in grado di intendere e volere, senza costrizioni o pressioni di alcun tipo. Tutto il resto è una palese violazione dei diritti basilari di un bambino incapace di decidere per sé una vita nella normalità stabilita dalla natura. 
Non esiste "innovazione" o "politicamente corretto" che possa reggere il confronto dinanzi al diritto inalienabile di un infante ad essere cresciuto da una madre e un padre, tutti coloro che si ostinano ad affermare il contrario restano esponenti di parte o sono in malafede.
Che dire poi dell'aberrazione di definire genitore uno e genitore due al fine di estraniare ancor più il ruolo di madre e padre e far vedere, agli occhi dei bambini, normale chi non lo è? 
Per non parlare delle fiabe gay nelle scuole e negli asili, al fine di inculcare in menti ancora acerbe e molto influenzabili la "normalità di un anormale."
Tutto questo è sbagliato!
No, non si è normali nel seguire un istinto contro uno degli obblighi morali con i quali si nasce, ovvero consentire il naturale riprodursi della specie. La normalità è quella naturale , il resto è solo una deviazione (è vero alle volte gli animali si accoppiano anche tra esemplari dello stesso sesso, ma ci vantiamo di essere superiori alle bestie per l'uso dell'intelletto, perché vi paragonate?). Se politici ricattati dal voto/non voto di potenti gruppi gay/lescbiche, si lascia corrompere come al solito, di certo un foglio di carta con un pò di inchiostro non conterà più del Verbo della Natura.

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