Strana storia quella di Malta. Un luogo ameno dove le persone si trasferiscono per aprire attività commerciali che non falliscono, per porre le sedi legali di decine di casinò online, dove si pagano tasse ragionevoli, senza i mille cavilli italiani che lasciano in mutande il contribuente e dove, infine, non ci sono mendicanti a ogni semaforo, venditori di rose in ogni risotrante/bar/tavola calda.
Gli immigrati vengono respinti in mare sui loro barconi "andate in Italia" gli dicono e quelli che porprio non possono essere rimandati indietro vengono messi in carcere. Carceri nuovi, costruite con i fondi europei per l'accoglienza degli immigrati. Il reato di immigrazione clandestina è punito con un anno di reclusione e poi si vedrà.
Giusto o meno, nel frattempo il governo maltese ha messo in vendita circa 1800 passaporti a persone che possono permetterselo. La cifra è modica, appena 650mila euro e la garanzia di investirne altri 500mila in bond, con questo costo irrisorio si possono acquisire (letteralmente) la cittadinanza europea con la relativa residenza maltese e i vantaggi che comportano.
Questo in Italia avrebbe creato proteste e rivoluzioni sociali, perché noi siamo il Paese dei perbenisti che devono per forza battersi per le cause perse e, a proprio discapito, raccogliere i cocci di un'esistenza che dal dopoguerra non ha fatto che peggiorare.
A Malta, invece, si ragiona così e si vive benissimo.
A costo di essere ripetitivi, giusto o meno che sia le cose vanno così e la gente prospera.
Nessun commento:
Posta un commento