domenica 14 dicembre 2014

Il mito del posto sicuro? Beh, in Italia qualcuno ce l'ha

Nel nostro EX Bel Paese in pochi hanno la certezza del posto di lavoro, eppure esiste un'istituzione che paga regolarmente, con stipendi di tutto rispetto e spesso fornisce anche alloggio ed extra ai propri "operai", raramente licenzia qualcuno anche se non ha l'articolo da rispettare; è una multinazionale con succursali capillarmente diffuse in tutto il pianeta, ma la sede principale è proprio in Italia a Roma.
Le persone "normali" credono che preti, parroci, clero in generale, non abbiano un vero e proprio mensile, ma si sostengano con le donazioni e qualche sacrificio in più per dare dare qualcosa ai poveri. In realtà dire messa è un vero e proprio lavoro retribuito con regolare stipendio.
Vediamo un pò quali sono queste tariffe:
Parroco non può guadagnare più di 1200 € al mese
Prete fino a 1200 € al mese
Sacerdoti e Vescovi hanno un aumento graduale dello stipendio in base all'anzianità e possono arrivare fino a 3000 € mensili.
Arcivescovi, capi di dicastero e consiglieri pontifici arrivano fino ad un massimo di 5000€ mensili.
Un pò più in alto si collocano i cardinali che, in media, guadagnano 5000 € a cui vanno sommate le offerte dei benefattori.
Il Fondo del Clero, presso l'Inps, si occupa di erogare le pur modeste pensioni, anche se nel caso dell'Ordinario Militare (cosa se ne faccia il Clero di un simile rango non si capisce) si arriva a 4000€ di pensione al mese.
Per i papi la questione è un pò diversa. Benedetto XVI aveva accesso ad una rendita di 2500 € da sommare ai diritti d'autore per i suoi libri, mentre papa Francesco non ha rendite, ma può accedere liberamente ad un fondo dello IOR che raccoglie le donazioni per i progetti benefici.
L'idea di quanto circoli nelle casse vaticane si ha calcolando che solo l'Otto per mille incassato nel 2012 ammonta a 1.148.076.594 € ovvero un miliardo, 148 milioni, 76mila e 594 euro a cui vanno aggiunte le donazioni dei fedeli.
Leggendo queste cifre sorge la domanda di quali possano essere gli impegni che il Vaticano prende con tutti questi denari. Esistono validissimi progetti per combattere la fame nei paesi del terzo mondo che costano meno di un miliardo di euro per essere avviati e mantenuti per dieci anni, potrebbero salvare molte vite.
Se solo ci si concentrasse anno dopo anno ad investire solo i fondi dell'8x1000 alla risoluzione di un problema nel giro di un lustro molte piaghe della nostra epoca sarebbero debellate o, quantomeno, in via di risoluzione. Ripetiamo la cifra: UN MILIARDO E CENTOQUARANTOTTO MILIONI DI EURO IN UN ANNO!!!

domenica 7 dicembre 2014

Il saccente sapiente

Uno dei gravi problemi dell'attuale società è nella parificazione indifferenziata degli ebeti ed ignoranti con quelli che qualcosa la sanno.
Non una volta al giorno ma più di tre, se avete una vita sociale degna di nota, ci si ritrova dinanzi a qualcuno che ci spiattella letture approfondite di sunti wikipediani, o di siti "iper-informati" in merito a qualsiasi argomento, per quanto astruso o complesso sia. Strano che il fior fiore degli esperti studi per anni quando questi soggetti, invece, in pochi minuti padroneggiano materie ostiche.
E così ci si ritrova a dover giustificare il proprio pensiero in merito alla materia che si studia per una vita intera. Inutile cercare di spiegare alle capre che non è come hanno letto su novella 3000 tra una puntata della De Filippi e l'ultima partita di calcio.
Certo tutti sono bravi adattatori del loro proprio personale giudizio a quello che leggiucchiano in giro senza che la fonte del loro "sapere" sia controllata o confermata da qualcuno autorevole in materia.
Tutti professori che non si chiedono quanto studio ci può essere dietro un'affermazione, che sia o meno in controtendenza, gli ignoranti hanno imparato a memoria la lezioncina e corroborano quell'abisso di inettitudine con il loro modo di fare ricerca: con Google. Certo internet è un mezzo potente, ma devi controllare le fonti! Taldeitali è un esperto di questa materia? Ha pubblicato altro in merito? Fatevi qualche domandina, su su.
L'importanza di concedere a chi hai di fronte una superiorità nel campo di studio in cui ha speso metà della sua vita non conta, conta solo dire "la mia opinione vale quanto la tua!". Consentitemi di rispondere: UN CAZZO!
La tua opinione vale quanto la mia SOLO se hai studiato almeno quanto me l'argomento di cui vai dissertando, non se ti sei informato su qualche pagina internet male in arnese di cui non hai controllato neanche le fonti, spari nomi e date per sentito dire e di storia e politica ne capisci come un fruttivendolo afgano può capire di fisica dei quanti.
La saccenza e la supponenza di questi ignorantelli tronfi, con lo smartphone ancora fumante in tasca, è degna del miglior "smargiasso" napoletano che fa "o guapp" nel suo quartiere. Direi che è ora di riportare sulla Terra queste persone da due soldi bucati: la tua opinione vale un numero pari alla quantità di pagine (serie e di fonte certa e inconfutabile) che hai letto in merito, non solo al fatto che l'amico del cugino di tua nonna ti ha detto di cliccare su un link dove di sfuggita si parlava di qualcosa che ricorda l'argomento.
Non spaventatevi di chiamare ignorante chi vi sta di fronte. Avrete studiato una vita inutilmente se consentirete al primo decerebrato di confutare ciò che sapete essere vero solo perché ha letto una pagina internet distrattamente.
La prossima volta che qualcuno dirà "la mia opinione vale quanto la tua" rispondete "dimostralo!".