martedì 29 luglio 2014

Schettino e la solita gogna all'italiana

La Concordia è in porto, pronta per essere smantellata e Schettino commenta "è anche merito mio!" e come dargli torto?
Nessuno mai, nella storia della marina era riuscito a fare tanto rapidamente i calcoli per far adagiare una nave di quella stazza in modo che le vittime non fossero migliaia. Certo, poi ci sono le responsabilità oggettive e tutta il solito circo all'italiana che si scatena quando c'è da esprimere un'opinione.
Mi meraviglio, meravigliandomi di meravigliarmi ancora, nel vedere che la gente ancora creda che sia esclusiva colpa del capitano. 
Con Schettino, in galera, "in un Paese serio" (cit.) ci sarebbero almeno altre 15 persone alcune delle quali, invece, vengono osannate come eroi. 
Una nave del genere non si gestisce solo in base al comando del capitano, altre persone prendono decisioni autonome che influenzano il percorso della nave in maniera determinante. 
L'usanza di fare l'inchino era compresa e accettata anche da tutta la catena gerarchica di comando e nessuno si sarebbe aspettato quell'esito. 
Si pensi solo che se Schettino avesse detto "andiamo a schiantarci contro uno scoglio per vedere che effetto fa" di certo nessuno avrebbe eseguito i suoi ordini (e penso che l'avrebbero rinchiuso in un istituto di igiene mentale in pochi minuti), ma dato che non aveva ordinato niente di anormale tutti hanno eseguito e tutti, a vari livelli, hanno contribuito alla rovina e alla manovra spettacolare che ha fatto adagiare la nave così com'è stata per anni.
Schettino ha ragione, è merito suo se la nave non si è inabissata, bastava sbagliare di qualche centinaio di metri e sarebbe stata un'ecatombe. Il suo errore, oltre all'aver voluto fare l'inchino, è stato quello di abbandonare la nave prima di aver messo in salvo tutti gli altri. Se si fosse comportato così, dando adito alle famose telefonate di Falco con il supercitato "salga a bordo, cazzo!", oggi staremmo parlando di una persona vista in modo completamente diverso, ne sono certo.
Invece eccovi qui, dietro i pc a scagliarvi contro chi, alla fine, ci ha messo una pezza. L'errore commesso è costato la vita di 32 persone e dovrà pagare per quello, ma non abbandonatevi a facili commenti stando seduti in poltrona, lì voi avreste avuto il sangue freddo di far adagiare una belva del genere su un fianco evitando un nuovo Titanic?
Non credo proprio.

lunedì 28 luglio 2014

Ricatto morale dalle barche della "di-speranza"

Quando la Boldrini ha detto "gli emigranti ci offrono lo stile di vita che presto sarà lo stile di vita per moltissimi di noi" ho avuto un brivido. Al di là di tutte le panzane e le dichiarazioni che ha fatto questa mi sembra la più terrificante per quello che sottintende.

Ad ascoltarla sembra una frase che possa confondersi tra le tante a favore di un fenomeno che sta portando l'Italia sull'orlo del baratro (più di quanto la classe politica non abbia già fatto). In realtà nelle parole della Boldrini è possibile cogliere molto di più, basta rifletterci. Che stile di vita ci offre chi si è imbarcato con altre centinaia di disgraziati su una carretta senza sapere se sarebbe giunto vivo dall'altra parte di quel mare?
Cosa ci portano se non miseria disperazione e problemi? Lo stile di vita che la Boldrini ci augura è quello del fuggitivo, del misero senza storia che vaga per il mondo in cerca di un domani ad un semaforo?
Cara Boldrini come può notare il resto d'Europa se ne frega, non tutti sono ebeti come noi italiani.
"Lo stile di vita per moltissimi di noi..." BRRR. 
Certo, perché noi siamo gli stessi che hanno tolto il crocefisso dalle scuole perché poteva offendere i musulmani, provate a fare una cosa simile a casa loro e vediamo SE tornate vivi.
Per fortuna gli italiani stanno cercando di scuotersi e dei movimenti spontanei di protesta si concretizzano in alcune città del centro nord contro questa imposizione del governo, contro questa forzata convivenza che può portare solo ad uno scontro culturale, etnico e sociale perchè il "povero migrante" ora ha la testa bassa e cerca un appoggio, ma messe le radici inizierà a pretendere e noi, nel nome di un atteggiamento "politicamente corretto" continueremo ancora a dare, senza badare agli italiani (quelli veri) che stanno stramazzando sotto il peso di un fardello intollerabile.
Poi la Boldrini raggiunge l'apice dicendo, in un altro intervento, che non si può offrire servizi di lusso ai turisti trattando male i migranti. 
Qualcuno dovrebbe spiegare alla strapagata quota rosa che, se non vuole essere tacciata di superficialità che sfiora il ridicolo, dovrebbe comprendere il semplice concetto che i turisti non possono e non devono essere neanche paragonati ai migranti sui barconi. Non fosse altro per il fatto che grazie ai turisti la nostra pachidermica economia può ricevere una spinta e il Paese può ritrovare un segno positivo, lì dove i barconi della "di-speranza", invece, portano solo una negatività in termini economici e una pressione sociale che è a poca distanza dal ragigungere l'acme.
Aiutarli, certo, ma aiutarli a casa loro.
Invece restiamo inermi, violentati da una ideologia imposta che condanna chi non è d'accordo ad essere tacciato come razzista. Così come in altri campi ci si trincera dietro parole pesanti che tuttavia si stanno svuotando del loro antico significato e che, per l'uso senza remore che se ne fa, vengono sempre più accettate con un "chiamatemi razzista ma..." espresso dai coraggiosi che non rinunciano a palesare la propria opinione.
Il politicamente corretto è un ricatto che costringe ad accettare ciò che non accetteremmo se non ci fosse poi qualcuno che ci addita. Così ci costringiamo a commentare a casa o tra amici fidati quello che in pubblico ci costerebbe infamia e ingiustificato isolamento. 

In attesa del giudizio
Solo un'ultima breve riflessione su tutti i coloro i quali continuano a paragonare questo esodo alla migrazione italiana verso gli Stati Uniti agli albori del secolo scorso.
Chi fa tali paragoni vive fuori dalla storia e non conosce la realtà delle migrazioni. Gli italiani che partivano con la valigia di cartone si imbarcavano regolarmente verso i confini americani e l'umiliazione di Ellis Island dove venivano controllati a fondo (in senso letterale) e spesso rispediti a casa, separati dal resto della famiglia perchè non considerati idonei. A volte rimandati indietro perchè handicappati, altro che politicamente corretto. I loro cognomi e nomi venivano storpiati senza possibilità di controbbattere ed erano considerati feccia, schiavizzati e sottopagati. Per quelli che ce l'hanno fatta ce ne sono milioni che sono morti di stenti e malattie non curate perché gli ospedali costavano troppo. Loro sì che erano indifesi!
I migranti nei barconi oggi sono nella piena illegalità, spesso non vengono neanche controllati, ricevono un sussidio statale e hanno le nostre strutture ospedaliere a disposizione, pagate dallo Stato, ovvero da noi. Nonché qualche comunistello della domenica che si batte, con il sangue agli occhi e la canna in bocca, per i diritti di chi lo giustificherà nel dire che è disoccupato a causa del sistema.
Ebbene differenze ce ne sono infinite e nessuno si permetta a paragonare quei poveri italiani che andavano a spaccarsi la schiena per un tozzo di pane a questi scansafatiche che, a parte qualche (rarissimo) lodevole esempio, sono pronti a "offrirci" uno stile di vita che ci porterà alla rovina.

sabato 26 luglio 2014

Dov'è che una centralinista guadagna 136mila € annui?

Non è un call center, certo che no! Lì bisogna spararsi le belle 4, 6 o 8 ore in cuffia per 1000 euro (quando va bene), ma qui si parla di un lavoro dove le chiamate non sono certo paragonabili a quelle di un servizio clienti qualsiasi, qui siamo in presenza dei soliti politici e quindi le cifre devono per forza lievitare in maniera indirettamente proporzionale alla mole di lavoro. Ovvero, meno lavori più guadagni.

"Il tetto retributivo per chi lavora alle dipendenze del Parlamento è stato fissato dagli Uffici di presidenza di Camera e Senato, riuniti in contemporanea, a quello massimo relativo ai Consiglieri parlamentari, in 240mila euro l’anno, al netto di contributi previdenziali".
Questo è quanto emerge dalle varie notizie battute dalle agenzie di stampa, dai giornali e dai TG. All'uomo medio potrebbe sembrare ragionevole che, qualcuno che sostanzialmente non fa niente più di un qualsiasi impiegato guadagni meno di 240.000 €, ma ovviamente ai diretti interessati non sta bene e il movimento 5stelle li appoggia, o meglio li "comprende".

Tra i dipendenti a rischio "taglio" c'è stata perciò una fuga di massa verso la pensione, paradiso che  rende, in questo caso, gli sbagli permanenti.
Saranno felici i cassintegrati, esodati e i disoccupati, adesso hanno esponenti di alto rango a scendere in piazza con loro: i dipendenti di Camera e Senato, che magari saranno pochini, ma guadagnano molto più delle precedenti categorie messe insieme.
Facciamo un conticino rapido: i soli 1500 dipendenti della Camera, interessati dal taglio, hanno stipendiucci che ammontano a circa 310 MILIONI di euro senza contare i poverelli in pensione che estirpano alle casse dello Stato altri 227 MILIONI.

Come non scendere in piazza se lo stipendio del segretario generale e del suo vice, rispettivamente di 406mila e 304mila euro l’anno (al netto degli oneri previdenziali e delle indennità da 660 euro al mese) viene portato a "soli" 240mila euro all'anno?
Direi di organizzare una colletta alla mensa dei poveri per aiutare questi nostri concittadini disagiati!
In ogni caso il migliore resta sempre il famigerato CONSULENTE, quell'essere amorfo che in determinati casi non si sa che lavoro fa, e che porta a casa uno stipendio che dal primo anno parte da 64mila €, per arrivare, alla fine dell'onorata carriera, fino a 358mila €.
I pentastellati hanno avuto il coraggio, sarcastici ironici o meno che fossero, di affermare che la protesta era comprensibile perchè si tagliavano gli stipendi ai dipendenti e senza aver fatto lo stesso con i politici.

Io direi che da qualche parte bignerà pure iniziare e, anche se è una porcheria, è naturale che gli ultimi ad essere interessati saranno coloro che decidono a chi tagliare.
Certo abbiamo tutti sbagliato mestiere perché, a saperlo, avremmo fatto le centraliniste o i barbieri  per i nostri cari politici guadagnando da un primo stipendio di 24.000 € il primo anno ad uno di 136mila € annui a fine carriera (senza contare i 24mila di contributi per la pensione).

Gli sprechi di quei palazzoni dorati, dove il dolce far niente (o qualcosa di molto simile) è il motto di chi vi ha piantato radici, sembra che siano difesi anche da 25 sigle sindacali e, a questo punto viene da chiedersi, ma i sindacati hanno sempre e soltanto qualcosa da ridire o ragionano in ottica di situazione nazionale e obiettiva remunerazione eccessiva?

Per una volta sarebbe il caso che qualcuno si cucisse la bocca e che si accettassero i tagli (che ammontano a soli 4 milioni di euro annui in totale) come una conseguenza della crisi creata anche da loro stessi.

Quest'anno non potrete comprare il macchinone al figliolo o la villa in costiera, ma almeno un primo passetto sarà stato fatto.

mercoledì 23 luglio 2014

Grazie Putin - Lettera tradotta in italiano


Elsemiek de Borst, morta nell' "incidente"

Questa che riportiamo è la lettera del padre di una delle vittime dell'aereo caduto in Malesya, ne abbiamo tradotto il trsto dall'inglese per una fruizione più empatica da parte degli italiani. 
Toccante!



Grazie Putin per aver ucciso la mia amata ed unica figlia Elsemiek de Borst!
Lei aveva 17 anni e studiava al 5° ginnasio del "Segbroek College" a Den Haag.
Lei stava andando in vacanza in Malesia con il suo piccolo fratellino, la mamma (la mia ex-moglie) e il suo patrigno.

Elsemiek l'anno prossimo avrebbe dovuto sostenere gli esami finali della scuola, assieme con le sue migliori amiche Julia e Marina, lei andava molto bene a scuola!
Dopo desiderava frequentare la "Technical University Delft" per studiare ingegneria, lei guardava avanti!

Ma improvvisamente lei non è più qui! E' stata colpita nel cielo, in un paese sconosciuto, dove c'è una guerra in corso!


Esimio signore, spero sia orgoglioso di aver colpito, tra le altre cose, la sua giovane vita e il suo futuro. E che domattina lei sia ancora in grado di guardarsi allo specchio.

Spero che lei riceva questo messaggio, forse tradotto in inglese (quello che da gentiluomo intelligente leggerebbe bene).
Grazie ancora!

Saluti, Hans de Borst, padre di Elsemieks, la cui vita è stata rovinata dal mostro, Paesi Bassi.

P.S.
Signor Putin, Spero che la sua intensa conversazione con il nostro primo ministro Rutte abbia aperto i suoi occhi! So che è impressionato da questo e anch'io lo sarei se lei prendesse l'iniziativa di proteggere il relitto dell'aereo con l'esercito russo, in modo che gli investigatori olandesi possano svolgere il loro compito.
Grazie in anticipo

(Se utilizzate la traduzione riportate questo blog come fonte!)

A Napoli meno napoletani che a San Paolo

I napoletani sono ovunque, ma a Napoli ce ne sono meno che in altre parti del mondo!
Questa è la notizia che ha del curioso. Napoletani colonizzatori del mondo si sono talmente diffusi sul pianeta che la loro città di origine è addirittura al QUINTO posto nella classifica stilata dall'istituto Demographic americano.
Ecco la distribuzione dei napoletani nel mondo:






1. San Paolo (Brasile)
2. Buenos Aires (Argentina)
3. Rio de Janeiro (Brasile)
4. Sydney (Australia)
5. Napoli (Italia)
6. New York (USA)
7. Londra (Regno Unito)
8. Toronto (Canada)
9. Berlino (Germania)
10. Monaco di Baviera (Germania)



Antisemitismo? Ma fatela Finita!



Dite quello che volete, ma secondo me Adolfo non aveva tutti i torti nel giudicare una certa razza bastarda. Mentre invece adesso quasi quasi si addita chi sostiene che stiano facendo un eccidio. La seconda guerra mondiale gli ha dato uno scudo invulnerabile, una parola dietro la quale trincerarsi anche quando si commettono le peggiori atrocità: antisemitismo.
No miei cari, oggi quando al TG diranno che serpeggiano sentimenti antisemiti in Europa e nel mondo, non lasciatevi convincere che sia sbagliato giudicare chi fa del massacro uno show per famiglie. Stanno facendo quello che diceva Hitler, eliminando la razza che ritengono inferiore, il popolo al quale non riconoscono il "diritto ad esistere" (a casa propria!) ma con se stessi al posto del Fuhrer.
L'accusa peggiore e più infamante rivolta ai nazisti e al popolo tedesco in genere fu quella di aver "sistematicamente" tentato di eradicare una genia, ma cosa stanno facendo qui? Ah già, mancano i forni crematori e invece della croce uncinata c'è la stella di David.
Come possono farlo senza che il mondo intervenga con la forza?
Come possono perpetrare dal 1947 un eccidio mirato impunemente?
Beh, sono ebrei, e muovono un abbondante 85% dei capitali mondiali, non puoi metterti contro chi ha più soldi di te.